neoproporzionalista
s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene la necessità di un ritorno al sistema elettorale proporzionale. ◆ Se An mostra una certa disponibilità, in particolare per la designazione del premier, ma rimanda tutto a dopo il referendum, lo stesso non si può certo dire del fronte «neoproporzionalista», guidato da Silvio Berlusconi. (Sole 24 Ore, 28 marzo 2000, p. 8, Italia-Politica) • Per ironia della sorte, [Napoli,] quella che è stata la conclamata palestra della seconda Repubblica ne costituisce, ormai, una diagnosi impietosa e preoccupante, sulla quale possono ben attecchire nostalgie neoproporzionaliste, assembleariste, partitocratiche. (Paolo Macry, Riformista, 30 marzo 2004, p. 2, Commenti) • I neoproporzionalisti, favorevoli al sistema tedesco, hanno una gran fretta perché vogliono evitare che si metta in moto la macchina del referendum Segni-Guzzetta. Una volta raccolte le firme, infatti, solo una legge che accogliesse lo spirito (maggioritario) del quesito referendario potrebbe fermare la consultazione popolare. (Sebastiano Messina, Repubblica, 27 febbraio 2007, p. 6, Politica).
Composto dal confisso neo- aggiunto al s. m. e f. e agg. proporzionalista.
Già attestato nel Corriere della sera del 20 novembre 1992, p. 2, In primo piano (R. R.), usato come agg., nella variante grafica neo-proporzionalista.