nerodavolizzato
p. pass. e agg. Appiattito sulle mode di più largo consumo. ◆ vincono sul mercato quei produttori che non barano piallando la frutta con le barrique e i prodotti chimici per omologare il gusto. Vince non chi si pone il problema di piacere a tutti, bensì chi è riconoscibile. Per questo cresce l’interesse per il Mezzogiorno, ma non per quello nerodavolizzato, ci si passi il neologismo, cioè del vino locale finto tipico. È il momento invece del Sud capace di credere al proprio passato, (Luciano Pignataro, Mattino, 29 marzo 2007, p. 15).
Derivato dal nome proprio del vitigno Nero d’Avola con l’aggiunta del suffisso -izzato.