nettizzare
v. tr. Riportare qualcosa al netto, effettuando le dovute detrazioni. ◆ Antonio Ricci, l’uomo delle 100 querele che con «Striscia la notizia» segue il Tg5, totalizzando un ascolto di 8-9 milioni a sera e dando vita al più lucroso business per i pubblicitari, […] Ci può dare i numeri del suo programma? «Siamo in 70, una puntata costa all’azienda 50-60 milioni per 13-15 minuti nettizzati dai break. Facciamo un ascolto che oscilla tra 8 e 9 milioni di spettatori (28-30% di share)». (Repubblica, 23 marzo 1998, Affari & Finanza, p. 18) • c’è anche un’altra strategia che sembra raccogliere qualche consenso. È una strada che parte dalla constatazione, più volte ribadita dall’attuale ministro dell’Economia, secondo cui il settore pubblico in Italia è, sì, fortemente indebitato, ma allo stesso tempo è anche detentore di un cospicuo patrimonio. Perché quindi non «nettizzare» (il lettore mi perdonerà il neologismo) il passivo con l’attivo, alienando una parte cospicua delle proprie attività patrimoniali? (Riccardo Faini, Sole 24 Ore, 3 marzo 2006, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. netto con l’aggiunta del suffisso -izzare.