neurolettico
neurolèttico agg. e s. m. [comp. di neuro- e del gr. ληπτικός, propr. «atto a prendere» (con riferimento agli agg. in -lettico come analettico e ai derivati dei sost. catalessi, epilessia, ecc.)] (pl. m. -ci). – Psicofarmaco capace di abbassare il tono mentale, intellettivo e emozionale, senza provocare, a differenza dei sedativi classici, obnubilamento della coscienza; i neurolettici (anestetici generali e locali, narcotici, ipnotici, tranquillanti, anticonvulsivanti, ecc.) agiscono sul sistema extrapiramidale e sono usati per il trattamento della schizofrenia e delle psicosi, spec. negli stati di eccitamento maniacale e nelle sindromi allucinatorie e deliranti.