neve
néve (ant. niève) s. f. [lat. nix nĭvis]. – 1. a. Precipitazione atmosferica costituita da minuti cristalli di ghiaccio dalla struttura esagonale più o meno ramificata, spesso aggregati fra loro in fiocchi le cui dimensioni possono raggiungere qualche centimetro: tali cristalli hanno origine dalle goccioline d’acqua che formano le nubi e che, trasportate da lenti moti ascensionali, raggiungono quote alle quali la temperatura è di parecchi gradi inferiore allo zero, dove congelano formando cristalli per lo più di forma esagonale; su questi sublima il vapore acqueo presente nella nube, dando luogo a caratteristiche formazioni geometriche che cadono continuando ad accrescersi finché la temperatura è sufficientemente bassa. In meteorologia e in geografia fisica: n. perenne, quella che rimane al suolo anche d’estate e, modificandosi, forma il nevato e quindi il ghiacciaio; limite climatico delle n. permanenti, il livello altimetrico sopra il quale la neve caduta in una zona non può fondere interamente nell’estate. N. penitente (calco dello spagn. nieve penitente), formazione nevosa delle regioni elevate tropicali e subtropicali, frequente soprattutto nelle Ande, che si presenta per vaste estensioni sotto forma di piramidi o di coni regolari che da lontano appaiono come figure umane incappucciate e preganti. b. Fraseologia del linguaggio com.: la n. fiocca, si scioglie, cade a falde, a fiocchi; tùrbine, tormenta, slavina, valanga di n.; terreno pieno, coperto, ingombro di n.; ammonticchiare, togliere, spalare la n.; uno strato, un manto, un mucchio di n.; sui campi di n.; affondava fino al ginocchio, talvolta si imbatteva in sacche di n. accumulata dal vento ed allora affondava fino alle anche (P. Levi); fare le palle di n. o fare a palle di n., giocare scagliandosi neve pressata tra le mani. Prov., sott’acqua fame e sotto n. pane, l’inverno piovoso è nocivo al grano, favorevole invece l’inverno nevoso. Si dicono sport della n. gli sport invernali, soprattutto lo sci; per quest’ultimo, ha particolare importanza la condizione della n., sia per la possibilità o no di esercitare lo sport stesso, sia per l’uso di appropriate scioline (le notizie al riguardo sono di solito rese note per mezzo della stampa, della radio, della televisione e di internet, con apposite comunicazioni dette bollettino della n.); si distingue la neve in: ghiacciata, compatta, bagnata, fradicia, umida, granulosa, friabile, farinosa, dura, ecc.; più genericam. in n. sciabile o non sciabile. Come locuz. agg., da neve, adatto a terreno innevato o a chi sta tra le nevi o ne pratica gli sport: pneumatici da n.; racchette da n. (v. racchetta1); abbigliamento, giaccone, scarponi, guanti da n.; occhiali da n., con vetri colorati che assorbono parte delle radiazioni solari; per la tavola da n. usata in meteorologia, v. nivometro. In similitudini e in usi fig., per indicare bianchezza, candore, meno spesso freddezza, come di neve: Giovene donna sotto un verde lauro Vidi più bianca e più fredda che neve (Petrarca); Bianca nieve è il bel collo (Ariosto); Crin d’oro crespo e d’ambra tersa e pura, Ch’a l’aura in su la neve ondeggi e vole (Bembo); e nella locuz. di neve, con valore attributivo: mani di n., bianchissime, e raram. fredde come neve (in questo senso piuttosto di ghiaccio); al fuggente nuotatore [il cigno] Che veleggia con pure ali di neve Fate inciampi di fiori (Foscolo). Tali usi fig. sono per lo più poetici o letter.; ma anche nel linguaggio fam. si dice talvolta, in tono scherz., la n. comincia a cadere, per indicare l’incanutirsi dei capelli; e sono di uso com. le espressioni montare, battere a n., frullare l’albume dell’uovo in modo che diventi bianco e spumoso. c. Nella tecnica televisiva, si chiama effetto neve un caratteristico aspetto delle immagini ricevute in condizioni di bassa intensità del segnale; i disturbi, accompagnati da rumore di fondo del televisore, si manifestano come diffusi e tremolanti puntolini biancastri. 2. a. N. carbonica: anidride carbonica solida, detta anche ghiaccio secco. b. N. artificiale, denominazione di fiocchi di cotone o scagliette di materiale plastico bianco con cui in scenotecnica si simula la neve; anche, massa di cristalli di ghiaccio con la quale si ricoprono piste da sci quando l’innevamento è insufficiente, ottenuta spruzzando, per mezzo di adatti dispositivi (detti cannoni), acqua nebulizzata a temperatura ambientale al di sotto dello zero. 3. Nel gergo dei drogati, cocaina.