nientemeno
nienteméno (o 'niènte méno') avv. – 1. In misura non inferiore, allo stesso modo; con questa accezione (in cui è più com. la grafia staccata niente meno) è generalm. seguito da che o di: stelle che qui ci sembravano appena scintille, e colà son mondi di luce e niente meno che altrettanti soli (D. Bartoli); era ben naturale che s’interessasse per quella cara Gertrude, niente meno de’ suoi parenti più prossimi (Manzoni). 2. Più frequente come espressione enfatica di meraviglia o stupore, o per sottolineare l’importanza, l’eccezionalità di un fatto (con sign. affine a persino, addirittura); con questa funzione, è di solito seguito dalla cong. che o usato come inciso o come interiezione, spesso iron. o scherz.: sperava d’essere accolto n. che dalla banda musicale del paese; adesso, invece, finalmente, abitava nientemeno che in una palazzina, e di lusso, pure (Pasolini); «Sostiene di avere origini principesche» «Nientemeno!». 3. ant. Nondimeno, ciò nonostante (cfr. nientedimeno).