nitido
nìtido agg. [dal lat. nitĭdus, der. di nitēre «splendere»; cfr. netto]. – Pulito, limpido, quasi lucente: cristallo, vetro, specchio n.; per acque nitide e tranquille (Dante); le trecce nitide Per ambrosia recente (Foscolo); carraio che risale Il colle n. di luna (Quasimodo). Segnato con decisa precisione nei contorni; chiaro in ogni sua parte: segno n.; linea n.; stampa, pagina, incisione n.; in ottica e nelle sue applicazioni, di immagine bene a fuoco, corretta e distinta nelle linee e nei particolari: una fotografia n.; schermo televisivo su cui le immagini si presentano molto nitide. Per estens., di suoni che sono emessi e percepiti con chiarezza: i rintocchi si udivano n. nella notte; una voce n. e cristallina. In usi fig., chiaro, lucido: stile, linguaggio n.; una prosa n. ed elegante; ragionamento n. e persuasivo. ◆ Avv. nitidaménte, in modo nitido, chiaro, distinto: la foto mostra nitidamente anche i più piccoli particolari; percepire nitidamente un suono, la voce; distinguere nitidamente i contorni; esprimere nitidamente i proprî concetti.