no-Tav
(no Tav), s. m. e agg. inv. Chi o che è contrario alla realizzazione dei progetti di linee ferroviarie ad alta velocità. ◆ L’odore acre dei copertoni bruciati. I mezzi tronchi d’albero accatastati. La nuova linea di confine, imposta dal popolo no-Tav in rivolta, ti ferma qui, più o meno all’altezza di Bussoleno, autostrada A32 del Frejus, all’imbocco della Val di Susa. Blocchi mobili, li chiamano gli sguscianti esperti della disobbedienza trasversale che, nelle passate settimane, si sono subdolamente uniti agli innocui valsusini arrabbiati. Blocchi mobili nel senso che, prima impediscono il passaggio all’altezza di Borgone, poi si spostano ad Avigliana, poi ritornano un paio di chilometri più in giù, a San Giorgio. (Gabriele Villa, Giornale, 7 dicembre 2005, p. 1, Prima pagina) • Non è solo questione di coerenza, ma anche di convenienza politica: il solo sospetto di comportamenti ambigui o di atteggiamenti corrivi potrebbe costare all’opposizione un numero di voti assai superiore a quello assicurato da qualche sparuto drappello di no-global e di no-Tav. (Giovanni Sabbatucci, Messaggero, 10 febbraio 2006, p. 1, Prima pagina) • I no Tav tornano in piazza. Ieri, a Trana, erano circa 5mila i manifestanti che si sono dati appuntamento per una marcia fino ad Avigliana. (Libero, 1° aprile 2007, p. 5, Primo piano).
Derivato dall’acronimo Tav con l’aggiunta del prefisso no-.
Già attestato nella Stampa del 28 novembre 1996, p. 36, Cronaca di Torino, nella variante grafica No Tav.
V. anche antiTav.