Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896), inventore della dinamite e della balistite, con i proventi ricavati tra l’altro dai suoi brevetti, premî da distribuire annualmente a chi avesse reso i maggiori servizî all’umanità nel campo della fisica, chimica, medicina o fisiologia, letteratura, o si fossero particolarmente distinti nel favorire le relazioni amichevoli tra i popoli (cui fu più tardi aggiunto, nel 1968, dalla Banca Centrale di Svezia, un premio per le scienze economiche): essere proposto per il N., assegnare il N., ricevere il N. (per la fisica, per la letteratura, ecc.). Anche, per metonimia, chi ha avuto il riconoscimento del premio: il recente N. per la medicina; un N. per la pace; anche al plur.: opera a cui hanno collaborato molti Nobel di varie nazioni (con questo sign., può avere talora l’iniziale minuscola: il n., un n., i n. più insigni, ecc.).