nobile /'nɔbile/ [dal lat. nobĭlis, propr. "noto, che deve esser noto", der. di noscĕre "conoscere"]. - ■ agg. 1. [che appartiene a una classe considerata superiore alle altre: un n. rampollo; essere di stirpe n.] ≈ aristocratico, (lett., spreg.) nobilesco, patrizio, [di famiglia e sim.] gentilizio, [di famiglia e sim.] nobiliare. ‖ blasonato, titolato. ↔ plebeo, popolare. 2. (estens.) a. [di atti, comportamenti e sim., che si convengono a chi appartiene alla nobiltà: distinguersi per i n. modi] ≈ aristocratico, elegante, fine, (lett., spreg.) nobilesco, raffinato, signorile. ↓ decoroso, dignitoso, distinto. ↔ grossolano, plebeo, rozzo, volgare. b. [di cosa non comune, che eccelle sulle altre dello stesso genere e sim.: una n. città; vantare n. tradizioni] ≈ eccelso, glorioso, illustre, (lett.) inclito, insigne, (lett.) preclaro, prestigioso, rinomato. ↔ ignoto, oscuro, sconosciuto. 3. (fig.) [che dimostra generosità, elevatezza morale e sim.: un cuore, un'anima n.; essere d'animo n.; un n. gesto] ≈ elevato, generoso, magnanimo. ↓ apprezzabile, encomiabile, lodevole. ↔ gretto, ignobile, indegno, meschino. 4. (chim.) a. [di gas caratterizzato da una quasi totale inerzia chimica] ≈ raro. b. [di metallo, come l'oro o il platino, che non si ossida] ≈ Ⓖ prezioso. ■ s. m. e f. [persona appartenente alla classe della nobiltà: una famiglia di n. decaduti] ≈ aristocratico, patrizio. ‖ blasonato, titolato. ↔ plebeo, popolano.