nocciolo¹ /'nɔtʃ:olo/ s. m. [forse lat. nŭcleus "midollo, gheriglio", der. di nux nŭcis "noce"]. - 1. [lo strato più interno, legnoso delle drupe (ciliegia, pesca, oliva, ecc.)] ≈ Ⓣ (bot.) endocarpo, (fam.) osso. ● Espressioni (con uso fig.): essere due anime in un nocciolo [detto di due persone molto affiatate, in assoluto accordo e sim.] ≈ (pop.) essere culo e camicia (o pappa e ciccia). ↓ andare d'accordo. ↔ essere come il diavolo e l'acqua santa; non com., non valere un nocciolo ≈ non valere un fico (o un'acca o, pop., una mazza o, volg., un cazzo). 2. (estens., tecn.) [la parte più interna di un congegno, una struttura e sim.: il n. di un reattore nucleare, di un macchinario] ≈ cuore, nucleo. 3. (fig.) [il punto principale a cui si può ricondurre un problema, un discorso e sim.] ≈ [→ NODO (3. d)]. ● Espressioni: venire (o andare o arrivare) al nocciolo ≈ arrivare (o venire) al sodo, venire al dunque.