nodale
agg. [der. di nodo]. – 1. Di un nodo, dei nodi, relativo a un nodo o a nodi, nelle accezioni tecniche della parola. In partic.: a. In anatomia, tessuto n., il tessuto specifico muscolare del miocardio destinato alla conduzione dell’eccitamento, con caratteristiche istologiche sue proprie e fibrocellule ricche di glicogeno. b. In astronomia, relativo ai nodi dell’orbita di un pianeta o di un satellite. c. In geografia fisica, asse n., con riferimento alle maree: v. asse3 (n. 2 f). d. In geometria, linea n., linea di una superficie costituita da punti doppî (cioè da nodi). e. Nella tecnica della commutazione telefonica, centrale n., centrale, nodo della rete telefonica, in cui convergono linee di giunzione con varie altre centrali. f. In ottica, piani n., con riferimento a un sistema diottrico, la coppia di piani ai quali, in virtù delle loro particolari proprietà, è possibile ricondurre l’intero comportamento ottico del sistema; punto n., l’intersezione di un piano nodale con l’asse del sistema ottico. 2. Punto n.: locuz. di uso frequente sia nel linguaggio com. per indicare, in senso fig., il punto cruciale o più importante di una questione, di un problema, sia con varie accezioni specifiche, tra le quali: a. In economia, punto (e analogam. zona) n. del mercato di un prodotto, il punto (o rispettivam. la zona) in cui il prodotto passa o è disponibile. b. Nelle ferrovie, lo stesso che nodo (ferroviario), cioè punto d’incrocio, di coincidenza tra due o più linee. c. In fisica, nei fenomeni vibratorî che dànno luogo alla formazione di onde stazionarie, è detto punto n., o nodo, il punto nel quale l’ampiezza di oscillazione è costantemente nulla; se il fenomeno interessa superfici (per es. membrane), si chiamano linee n. quelle costituite dalla successione di tali punti (e analogam., nello spazio, si parla di superfici nodali).