nomina sunt consequentia rerum
‹nòmina sunt konseku̯ènzia ...› (lat. «i nomi sono conseguenti alle cose»). – Frase nota per la citazione che ne fa Dante (Vita Nuova XIII, 4: con ciò sia cosa che li nomi seguitino le nominate cose, sì come è scritto: «Nomina sunt consequentia rerum»), e la cui origine è in un passo delle Istituzioni di Giustiniano, II, 7, 3 (nos ... consequentia nomina rebus esse studentes ... «noi ... cercando di far sì che i nomi corrispondano alle cose ...»). Si ripete talora per esprimere la convinzione che i nomi rivelino l’essenza o alcune qualità della cosa o della persona denominata (ma è anche usata in tono iron. o scherzoso).