non-democrazia
(non democrazia), s. f. La contraddizione, l’antitesi della democrazia, di un sistema politico democratico. ◆ «Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della maggioranza, spadroneggia e ricatta? Una non-democrazia, ti dico. Un imbroglio, una menzogna» [Oriana Fallaci]. (Italia oggi, 8 aprile 2004, p. 1, Prima pagina) • Se osserviamo alcune delle recenti polemiche che hanno diviso i Paesi membri delle Nazioni Unite o di altre assemblee globali, non si è trattato di uno scontro tra democrazie e non democrazie, bensì tra nazioni avanzate e nazioni emergenti. (Brent Scowcroft, trad. di Rita Baldassarre, Corriere della sera, 19 agosto 2007, p. 35, Cultura) • Nel tempo il perimetro esterno della cittadella dei libri è rimasto sostanzialmente invariato, mentre gli squilibri si sono accentuati e si vengono tuttora accentuando. Esiguità, squilibrio, stagnazione sono i tratti fondamentali della non democrazia culturale italiana. Ma il paradosso italiano consiste nel fatto che mentre il paese culturale langue e la democrazia culturale si allontana sempre più, il mondo dei libri sta benissimo. (Gian Arturo Ferrari, Stampa, 9 maggio 2008, p. 45, Società e Cultura).
Derivato dal s. f. democrazia con l’aggiunta del prefisso non-.
Già attestato nella Repubblica del 19 novembre 1986, p. 8, Commenti (Gianni Baget Bozzo), nella variante grafica non democrazia.