non-denaro
s. m. Denaro virtuale, mezzo utilizzato per l’acquisto di merci, erogato da istituti o società di credito, sulla base di un corrispettivo in una determinata valuta. ◆ Una storia, quella del non-denaro che in Italia ha avuto momenti di alta spettacolarità, come nell’epoca della sparizione dei gettoni del telefono o degli spiccioli, che ha portato all’invenzione di certi miniassegni a cui Hans Magnus Enzesberger dedicò un reportage semplicemente perfetto. (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 4 luglio 2002, p. 25, Cronaca).
Derivato dal s. m. denaro con l’aggiunta del prefisso non-.
V. anche denaro di plastica, denaro elettronico.