non plus ultra
(lat. «non più oltre»). – Iscrizione posta, secondo la tradizione, sulle colonne d’Ercole e divenuta poi motto proverbiale; da essa Carlo V trasse il motto per una delle sue imprese, in cui figuravano due colonne legate da una fascia con su scritto plus ultra. Nel linguaggio com. l’espressione è usata come s. m. per indicare (talora ironicam.) il limite estremo che si può raggiungere: il non plus ultra dell’eroismo, del sacrificio, dell’ignoranza, della sfacciataggine; anche, talora, nella traduz. ital. non più oltre o, più raro, non più là: il non più là dell’ingegno umano (Pascoli).