nona1
nòna1 s. f. [dal lat. nona, femm. di nonus «nono»]. – 1. a. Presso i Romani, l’ora del giorno corrispondente al periodo dalle tre alle quattro del pomeriggio. Presso i cristiani si è conservata come una delle ore della giornata (corrispondente al periodo dalle 12 alle 3 pomeridiane) dedicata alla preghiera in memoria dell’agonia e della morte di Gesù Cristo, e tale è rimasta in seguito nella recita del breviario, prima di essere soppressa col rinnovato ufficio divino e inclusa, insieme all’ora terza e sesta, nell’ora media (è tuttavia mantenuta, come le altre «ore minori», per il canto corale e per chi fa vita contemplativa o per chi partecipa a un ritiro spirituale o a un convegno pastorale). b. L’ora in cui si recita o si suona la nona, cioè attorno al mezzogiorno: Fiorenza dentro da la cerchia antica, Ond’ella toglie ancora e terza e n. (Dante). 2. In musica: a. Intervallo di 9 gradi, misurato nella scala a temperamento equabile dal rapporto 2,24490 (n. maggiore, per es.: do1-re2) o 2,11892 (n. minore: do1-re ♭). b. Accordo di 5 suoni (4 terze congiunte) nell’ambito di un intervallo di nona (maggiore nel modo maggiore, minore nel modo minore: per es. sol-si-re-fa-la o sol-si-re-fa-la ♭), usato spec. dalla metà del sec. 19° in poi.