norcino
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Propr., di Nòrcia, relativo o appartenente a Norcia, abitante di Norcia, città in prov. di Perugia, famosa tra l’altro per l’industria tradizionale della salatura e dell’insaccatura delle carni suine: prosciutto n.; salame n.; tartufi n., tartufi neri che crescono nei terreni del comune di Norcia. 2. s. m. (f. -a) Per antonomasia, chi fa il mestiere di castrare i maiali, di macellarli, e di lavorarne e venderne le carni: chiamare il n.; fare il norcino. In usi fig. (oggi poco com.), chirurgo da strapazzo, e, in espressioni come parere un n. e sim., detto di persona zotica, volgare, sudicia. 3. s. m. Nella storia della medicina, sono ricordati col nome di norcini (o di preciani: da Preci, borgo presso Norcia) numerosi chirurghi originarî di Norcia, famosi nei sec. 15°-18° per la loro abilità nelle operazioni di litotomia o in quelle di cataratta.