normativo
agg. [dal fr. normatif, der. di norme «norma»]. – 1. a. Che stabilisce, o ha per fine di stabilire, norme, che mira ad assoggettare a regole (di comportamento, d’azione, di procedura, ecc.) più o meno cogenti: attività n., potere n., facoltà, funzione n.; grammatica n., quella che, diversamente dalla grammatica storica e da quella descrittiva, non si limita a descrivere i fatti linguistici, ma stabilisce, in un certo momento storico, le regole di una lingua, distinguendo gli usi ritenuti corretti da seguire e quelli scorretti da evitare. b. Che costituisce una norma, o si costituisce come norma: enunciati n.; regole, giudizî, divieti che hanno valore n.; meno spesso riferito a persona: alla nostra lirica è mancato nel secolo scorso un poeta centrale, normativo, ... che potesse fare scuola (Montale). c. Che è costituito da norme: sistema n., complesso organico di norme relative a una determinata materia; concezione n. del diritto, quella che vede nel diritto un complesso di norme (diversa dalla concezione istituzionale del diritto, che attribuisce all’ordinamento giuridico il carattere di istituzione). 2. In filosofia, che concerne una norma o determinate norme; in partic., scienze n., quelle scienze dello spirito, come per es. l’etica, l’estetica, la logica, che hanno per scopo non di creare o imporre norme, bensì di esporle, chiarirle, spiegarne i rapporti (il termine ha sign. diverso da «imperativo» in quanto una norma non è necessariamente una legge né un comandamento, ma può essere un ideale senza alcun carattere obbligatorio). ◆ Avv., non com., normativaménte, con carattere normativo.