notorio
notòrio agg. [dal lat. tardo notorius «che rende noto», der. di notus, part. pass. di noscĕre «conoscere» e agg. (v. noto1)]. – Riferito a fatto, situazione o condizione, pubblicamente noto, che è a conoscenza di più persone o di un’intera comunità, le quali ne possono dare quindi attestazione: è cosa n., è un fatto n.; era n. la sua avversione al regime; s’era acquistato una n. reputazione di donnaiolo; anche, ma poco com., riferito alla persona (sull’esempio del fr. notoire): era un ateo n., un n. misoneista; in funzione di predicato, con valore neutro: è n. che la ditta è ormai in situazione fallimentare; le donne tedesche sono le migliori del mondo, è notorio! (Pirandello). Con accezioni partic.: atto n., lo stesso che atto di notorietà (v. la voce prec.); fatto n., nel diritto intermedio (anche sostantivato, il notorio), ogni fatto che, per essere conosciuto o da tutta una comunità di persone (notorietà di fatto, dimostrata da un dato numero di testimoni) o dal giudice per ragione del suo ufficio (notorietà di diritto, dimostrata dagli atti processuali), non aveva bisogno d’essere ulteriormente provato in giudizio, ma ammetteva l’immediata emanazione della sentenza. ◆ Avv. notoriaménte, in modo notorio, risaputo: sono accuse notoriamente false; un uomo notoriamente privo di scrupoli.