nottivago
nottìvago agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. noctivăgus, comp. di nox noctis «notte» e vagus «vagante»] (pl. m. -ghi), letter. – Che vaga o è solito vagare di notte, che ha abitudini nottambule: il poeta n. (L. Viani); Abbiamo voluto camuffarci Come i prostituti n. (Montale); anche sostantivato, con riferimento a nottambuli e a prostitute. Riferito talora ad animali: la farfalla n. (D’Annunzio); o a corpi celesti: luna n. (Pindemonte).