nucleare pulito
loc. s.le m. Energia nucleare relativamente meno inquinante per l’ambiente. ◆ [tit.] Chiude l’impianto inglese del «nucleare pulito» [testo] La promessa era quella di produrre elettricità a basso costo per tutto il ventunesimo secolo, energia dal «nucleare pulito», ma dopo soli 9 anni di attività lo stabilimento che era stato definito l’ancora di salvezza dell’industria atomica britannica ha annunciato, se non proprio la chiusura, la totale trasformazione delle sue attività. (Paola De Carolis, Corriere della sera, 27 agosto 2003, p. 15, Cronache) • tra le ipotesi allo studio, c’è anche il nodo del nucleare: non una riapertura alla produzione con l’atomo, ma misure in grado di promuovere la partecipazione italiana ai grandi programmi internazionali sul «nucleare pulito». (Arena, 31 gennaio 2005, p. 5, Attualità) • Le agenzie di stampa renderanno amaro a Francesco Rutelli il ventesimo anniversario del referendum che chiuse in Italia l’era dell’atomo civile. Un suo intervento pubblico nel quale si limitava ad auspicare la ripresa della ricerca scientifica sul nucleare «pulito» è stato travisato, dando origine a una politica da parte degli ambientalisti contro chi a suo tempo ne è stato anche un leader. (Stefano Menichini, Europa, 10 novembre 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. nucleare e dall’agg. pulito, sul modello di energia pulita.
Già attestato nella Repubblica del 4 febbraio 1990, p. 39, Economia.