nunzio1
nùnzio1 (ant. e letter. nùncio) s. m. [dal lat. nuntius (e nuncius)]. – 1. a. letter. Messaggero, ambasciatore, persona incaricata di recare o riferire notizie, messaggi, ordini: n. di pace, di guerra; Mercurio, n. degli dei; il n. celeste, l’angelo dell’Annunciazione. b. Annunciatore, detto di cosa che, precedendo necessariamente e di poco un’altra, sembra quasi annunciarla: il primo fior nunzio d’aprile (Foscolo); e tu che spunti Fra la tacita selva in su la rupe, Nunzio del giorno (Leopardi, con riferimento alla stella Lucifero, cioè Venere). In questa accezione, e nella precedente, è usato anche il femm. nunzia (v.). c. Nella tragedia greca, il personaggio del messaggero (ἄγγελος), che aveva la funzione di narrare i fatti avvenuti fuori della scena, cioè di solito proprio gli avvenimenti più drammatici, che nel teatro greco non erano rappresentati direttamente ma solo raccontati. 2. Nel diritto, il soggetto cui si dà incarico di portare a conoscenza della controparte la propria volontà diretta alla conclusione di un negozio giuridico o alla produzione di un qualsiasi effetto giuridico lecito: differisce dal rappresentante, perché non manifesta una sua volontà, ma è strumento di trasmissione di quella altrui. 3. Nella diplomazia pontificia, collettore delle decime imposte dalla Chiesa; dopo il Concilio di Trento, alto prelato (detto più precisamente n. apostolico), avente dignità vescovile o arcivescovile, preposto alla direzione di una nunziatura apostolica.