nuocere /'nwɔtʃere/ v. intr. [lat. nŏcēre, con mutamento di coniug.] (pres. indic. nòccio o nuòccio, nuòci, nuòce, nociamo, nocéte [oggi più spesso nuociamo, nuocéte], nòcciono o nuòcciono; pres. cong. nòccia o nuòccia, nociamo, nociate, nòcciano [o nuociamo, nuociate, nuòcciano], pass. rem. nòcqui, nocésti o nuocésti, ecc.; imperat. nuòci, nocéte o nuocéte; part. pass. nociuto [non com. nuociuto]; negli altri tempi, regolari e con l'accento sulla desinenza, sono in uso sia le forme con dittongo, oggi preferite, sia quelle senza: nuocéssi o nocéssi; nuocerò o nocerò; nuocèndo o nocèndo, ecc.; aus. avere). - [essere causa di danno fisico o morale, con la prep. a o assol.: n. a qualcuno; essere messo nell'impossibilità di n.] ≈ compromettere (ø), danneggiare (ø), (fam.) fare danno, ledere (ø). ↓ pregiudicare (ø), sfavorire (ø), svantaggiare (ø). ↔ aiutare (ø), avvantaggiare (ø), (fam.) fare bene, favorire (ø), giovare.