nutrigenomica
s. f. Disciplina che studia le relazioni tra il cibo e la struttura del Dna individuale, formulando modelli di alimentazione personalizzati. ◆ E il futuro? È sotto il segno della nutrigenomica. Si tratta della nuova disciplina che applica la genetica alla scienza della nutrizione. Lo scopo è disegnare diete su misura per ogni persona, partendo dall’analisi del suo Dna. (Gabriela Jacomella, Corriere della sera, 29 maggio 2003, p. 26, Scienza) • «La nutrigenomica consente di individuare gli alimenti più appropriati per ciascuno di noi – prosegue Umberto Scapagnini, noto anche per avere tra i suoi pazienti Silvio Berlusconi –, il cibo diventa così una sorta di farmaco naturale preventivo: ne fanno parte, ad esempio, l’olio d’oliva spremuto a freddo ricco di polifenoli; i pomodori di Pachino con il loro apporto di licopene, essenziale per la salute dell’endotelio dei vasi; il resveratrolo che si trova nel vino rosso». (Claudia Ferrero, Stampa, 8 maggio 2006, p. 16, Società) • Di moda negli Usa la «nutrizione sartoriale», ovvero le diete su misura per chiunque voglia rimanere giovane e sano. Il nome scientifico è «nutrigenomica» e l’ha coniato il ricercatore Jim Kaput che ha creato un Centro a San Diego: a seconda del proprio Dna, ciascuno riceve dal medico l’indicazione dei cibi che gli fanno da elisir di giovinezza. (Adige, 11 febbraio 2007, p. 2, SettePiù).
Adattato dall’ingl. nutrigenomics, a sua volta composto dall’agg. nutritional (‘nutrizionale’) e dal s. genomics (‘genomica’).