obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica, dovuta dal sacerdote al proprio vescovo, o. religiosa, quella (a cui il religioso s’impegna con voto pubblico al momento dell’ordinazione) dovuta al papa, al vescovo, ai superiori nell’ambito delle specifiche legislazioni; anche l’autorità stessa del superiore, o l’ordine, l’istruzione, la penitenza che il superiore dà al religioso: in o. al padre provinciale; in virtù di santa o.; fare l’o., eseguire l’ordine, osservare la penitenza; ciò addivenne alla badessa sotto la cui obedienzia era la monaca (Boccaccio); udendo frate Elia la obbedienza di santo Francesco, andò alla porta molto turbato (Fior. di s. Franc.); con sign. concr., il documento, lo scritto e sim. contenente l’ordine dato al religioso: c’è dentro [nel plico] l’obbedienza per fra Cristoforo, di portarsi a Rimini, dove predicherà la quaresima (Manzoni). b. Nel linguaggio giur., rifiuto o ritardo di obbedienza, quello opposto da un militare o da un agente della forza pubblica a una richiesta fattagli dall’autorità competente nelle forme stabilite dalla legge. 2. Adesione a un’ideologia, a una direttiva politica, a un partito e sim. Con tale sign., il termine è usato soprattutto nell’espressione di obbedienza (specificata da un agg.), la quale storicamente indicò, in tempo di elezione pontificia contrastata o di scisma della Chiesa, il complesso dei sostenitori dell’uno o dell’altro candidato o pontefice; in partic., furono detti di o. pisana coloro che riconobbero come pontefice Alessandro V, eletto nel concilio di Pisa del 1409. Attualmente, le espressioni d’obbedienza, di stretta obbedienza (meno com. delle analoghe d’osservanza, di stretta osservanza) sono talora usate per qualificare, per lo più ironicamente o polemicamente, persone o gruppi che si ritiene aderiscano con rigore acritico a principî ideologici, direttive politiche, teorie, norme di comportamento, ecc. proprî di determinati paesi, personaggi, scuole di pensiero: un partito comunista d’o. sovietica, d’o. cinese; economisti di o. keynesiana, d’o. marginalista; era un crociano di stretta obbedienza. 3. Nel sec. 16°, denominazione della tassa annua che, in alcune regioni italiane, i maestri e i garzoni acattolici pagavano ai collegi delle arti (mentre quella pagata dai cattolici era detta luminaria).