obliterazione
obliterazióne s. f. [dal lat. oblit(t)eratio -onis]. – 1. a. letter. L’atto e, più spesso, l’effetto dell’obliterare. b. Cancellatura in uno scritto, annullamento di un francobollo o di una marca da bollo mediante timbro o altra impronta sovrapposta; convalida, e contemporaneo annullamento, del biglietto d’autobus, tram o altro mezzo di trasporto pubblico, mediante apposita macchina automatica (obliteratrice). Meno com., guasto prodotto dal tempo in iscrizioni, epigrafi e sim., per cui diventano parzialmente illeggibili. c. letter. In senso fig., dimenticanza, scomparsa di ricordi dalla memoria: cotesta o. storica lascia largo ... campo alla fantasia e all’intuizione (Bacchelli). Analogam., caduta in disuso, scomparsa di costumi e di usanze. 2. Nel linguaggio medico, occlusione del lume di un organo cavo dovuto ad aderenza delle pareti, preceduta o no da ispessimento delle pareti medesime: o. di un’arteria, di una vena, di un bronco. Per estens., scomparsa di una cavità o di uno spazio anatomico, sempre per processi aderenziali delle pareti: o. di un cavo pleurico, o. del canale vaginale.