occidentalocentrico
agg. Considerazione del mondo occidentale come centro degli interessi e degli equilibri mondiali. ◆ Sulla scorta di [Friedrich] Nietzsche, [Michel] Foucault, confrontandosi un ricco apparato di riferimenti, dunque [Andrea] Cozzo demolisce i presupposti occidentalocentrici della stessa filosofia della scienza («è mistificatoria la stessa pretesa della scienza di reggersi, per così dire, su se stessa»), mette in dubbio la pretesa neutralità della ricerca («La ricerca è sempre una presa di posizione sul mondo») e denuncia il dogmatismo del paradigma della storiografia moderna, al quale contrappone il suo storicismo ecosistemico: un «modo di indagare i fenomeni che considera la loro e la propria contestualizzazione esplicitando i propri presupposti extrascientifici e i propri scopi sociali». (Matteo Di Gesù, Repubblica, 2 settembre 2003, Palermo, p. X) • la Notte della Taranta è il festival del Meticciato. Per questo, forse, questa sera avremmo dovuto invitare qui la seconda carica dello Stato italiano, il presidente del Senato, il professor Marcello Pera. Sarebbe stata probabilmente la giusta occasione per il cattedratico occidentalocentrico, etnocentrico e raffinatamente xenofobo di verificare taluni dei propri argomenti. (Nichi Vendola, Repubblica, 27 agosto 2005, Bari, p. IX).
Composto dagli agg. occidentale e centrico.
V. anche occidentalcentrismo.