occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi di ponente e di ovest (che nella geografia e in marina è la denominazione più usata): navigare verso o.; da oriente a o.; Ne la stagion che ’l ciel rapido inchina Verso o. (Petrarca); Caduto lo splendor che all’occidente Inargentava della notte il velo (Leopardi); e per indicare la posizione relativa di un punto geografico rispetto a un altro: la Persia è a o. dell’India. Anche la regione del cielo, la parte dell’orizzonte dove tramonta il sole: Dalle squarciate nuvole Si svolge il sol cadente, E, dietro il monte, imporpora Il trepido o. (Manzoni). 2. a. Regione occidentale, parte di un territorio situata a ovest: l’o. dell’isola; l’o. europeo o dell’Europa; l’Impero romano d’O., la sezione occidentale dell’Impero romano, risultante dalla divisione di questo in due parti avvenuta dopo la morte di Teodosio (395) e durata sino alla deposizione di Romolo Augustolo (476); lo scisma d’o., o grande scisma (1378-1417), così detto in contrapp. allo scisma d’oriente (1054) di Michele Cerulario (v. scisma). b. Con uso assol., e per lo più con iniziale maiuscola, l’O., l’insieme dei popoli, delle civiltà, delle culture dei paesi occidentali, aventi caratteri e confini varî secondo le diverse epoche storiche in cui si affermò la coscienza di una contrapposizione fra «occidente» e «oriente». 3. letter. Come agg. (secondo l’originario valore participiale della parola), che tramonta: e su i cubiti ritto Salutò il sole O. e l’Italia (Carducci).