occulto
agg. [dal lat. occultus, propr. part. pass. di occulĕre; v. occultare]. – 1. a. Nascosto, segreto (in contrapp. a palese, manifesto), detto in genere di cose che siano considerate per sé stesse impenetrabili, inconoscibili alla mente dell’uomo, o comunque recondite, misteriose: le o. vie della Provvidenza; le o. influenze degli astri; le forze o. della natura; cause, cagioni o.; avere, esercitare un o. potere (e, al plur., essere dotato di poteri o., di occulte facoltà); possedere capacità occulte, virtù occulte (spesso scherz. o iron.); lo spirito mio ... Per o. virtù che da lei mosse, D’antico amor sentì la gran potenza (Dante); come s. m. con valore neutro: l’esistenza, l’interpretazione, il timore dell’occulto; con altro senso, nell’o. del proprio spirito, nel proprio o., nella parte più recondita della propria intimità. In partic., scienze o., l’insieme delle dottrine che vanno sotto il nome di occultismo (l’espressione viene intesa spesso in senso molto lato, comprendendo, oltre a concezioni generali della realtà, anche le pratiche divinatorie, guaritrici, taumaturgiche, ecc.); analogam., pratiche occulte. b. Di cose che sono intenzionalmente occulte alla conoscenza altrui, che si vogliono mantenere segrete: pensieri, disegni, propositi o.; agire per fini o., con mezzi o.; cercar di capire le ragioni o. di una decisione, di un comportamento; un amore o., una o. passione; enti, associazioni, imprese che svolgono attività occulte. 2. Con sign. più generico, come sinon. di nascosto (cioè celato alla conoscenza, di difficile o non immediata comprensione, o anche sottratto alla vista), è di uso letter. o fa parte di particolari locuz.: scoprire il senso o. di un’allusione, il significato o. di una profezia (dove peraltro persistono le accezioni più determinate di 1 a e 1 b); i vizî o. della borghesia; nel linguaggio giur., vizio o., difetto non riconosciuto o non facilmente riconoscibile in cose che sono oggetto di compravendita, di appalto, di locazione, di contratto d’opera, e che può essere pertanto motivo di invalidità del negozio; la verità ... non può stare o., ed è giusto che si riveli (T. Tasso); Mirale occulto un rosignuol, e ascolta Silenzïoso (Foscolo); come locuz. avv. in occulto, all’insaputa d’altri, nascostamente (contrapp. a in palese). Anticam. anche con valore verbale, di participio: Veder la terra di pomi coperta, Ogni arbor da’ suoi frutti quasi occulto (Poliziano); Di tutto ’l resto erano i nomi sculti; Sol questi duo l’artefice avea occulti (Ariosto), aveva tenuti nascosti, non li aveva scolpiti. ◆ Avv. occultaménte, di nascosto, segretamente: agire, procedere occultamente.