occupato
agg. [part. pass. di occupare]. – 1. Di luogo o mezzo che, per essere già stato prenotato, riservato, accaparrato e sim. da altri, non è libero: le stanze dell’albergo sono tutte o.; le poltrone delle prime file sono già tutte o.; scusi, è o. questo posto?; è passato finalmente un taxi, ma era già o.; il telefono è occupato. 2. Di persona, indaffarato, impegnato in qualche lavoro o faccenda: in quel momento ero o. a scrivere una lettera; è o. tutto il giorno con il lavoro; è sempre occupata intorno ai figli; assol., che ha molti impegni, molte cose da fare: in questo periodo sono molto o.; nell’uso burocr., di persona impegnata in un lavoro d’ufficio che non consente interruzioni, oppure in visite, in colloquî con altre persone e sim.: il direttore è o. e non può riceverla; in questo momento il dottore è occupato. 3. Impiegato in un’attività produttiva regolarmente retribuita (soprattutto in antitesi con disoccupato): l’automazione della produzione industriale ha influito negativamente sul numero degli operai o. (nel linguaggio giornalistico, anche sostantivato: sono in aumento gli o. nel terziario).