odio online
loc. s.le m. In internet e nei siti di relazione sociale, espressione di odio e di sentimenti razzisti, tramite discorsi, slogan, insulti rivolti contro singoli, specialmente se personaggi pubblici noti, o intere fasce di popolazione (stranieri e immigrati, donne, persone di colore, omosessuali, credenti di altre religioni, disabili, anziani, ecc.); odio in rete. ♦ Susan Carland è una donna musulmana, docente alla Monash University di Melbourne. Troppi, negli ultimi tempi, i tweet che l'hanno attaccata per il suo credo religioso. Così Susan ha deciso di tradurre l'odio in qualcosa di positivo, donando un dollaro in beneficenza per ogni tweet ostile che riceve. Finora ha raccolto mille dollari. "Ho pensato – spiega – che potevo combattere questo male con il suo contrario, facendo del bene". Nota assieme al marito per essere la metà dei "Brangelina" australiani, Susan Carland usa i social, compreso Twitter, per esprimere le sue opinioni su religione, immigrazione e società. "Ogni musulmano – scrive – sembra attrarre odio online. Essendo una donna musulmana, soprattutto quando sei un'irriducibile donna musulmana, ne attiri molto". (Marta Manzo, a cura di, Repubblica.it, 13 novembre 2015, Tecnologia). • L’autore napoletano [Roberto Saviano, ndr] sembra proporre un approccio orientale al bubbone dell’odio online. Quasi da judoka: “Gli haters sono come la merda, concimano. Quando c’è un hater lo uso come concime, devi sfruttare la sua violenza a tua favore” dice nell’intervista. Il suggerimento non è sbagliato, anche se forse è ancora un passo indietro rispetto a una presa di coscienza risolutiva. Chi vomita odio e violenza pubblicando ciò che mai avrebbe il coraggio di esprimere a voce dovrebbe essere trasparente, non dovremmo neanche avere bisogno di attribuirgli un qualche termine di paragone, fosse anche di genere agreste. (Simone Cosimi, Wired.it, 12 aprile 2017, Televisione) • [tit.] Odio online, Snapchat adotta codice Ue [sommario] Via contenuti illegali entro 24 ore. Settimo social a unirsi. (Ansa.it, 7 maggio 2018, Tecnologia).
Composto dal s. m. odio e la loc. ingl. online (on line, on-line), usata in questo caso con valore avverbiale.