ombrellifere
ombrellìfere s. f. pl. [comp. di ombrella e -fero, per traduz. del lat. scient. Umbelliferae, comp. del lat. class. umbella «ombrella» e -fer «-fero»]. – Nome tradizionale di una famiglia di piante dicotiledoni che, in accordo con le norme internazionali di nomenclatura botanica, è attualmente sostituito da apiacee; questa famiglia comprende specie tipicamente erbacee, annuali, biennali o perenni, aromatiche e spesso velenose (come per es. la cicuta); hanno foglie alterne quasi sempre molto grandi, con lamina variamente suddivisa e di rado intera; i fiori, piccoli e riuniti in ombrelle semplici o composte, hanno corolla di solito bianca o gialla, sono ermafroditi, a volte unisessuali, con perianzio e androceo pentameri, gineceo infero e dimero; il frutto è uno schizocarpo secco costituito da due mericarpi che a maturità si separano e sono spesso sorretti da un carpoforo. Vi appartengono alcune centinaia di generi con circa 3000 specie (tra cui la carota, il sedano, il prezzemolo, il finocchio), che vivono in maggioranza nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale. ◆ Al sing., ombrellìfera, qualsiasi pianta della famiglia ombrellifere: il sedano è un’ombrellifera.