omicidio stradale
loc. s.le m. Reato compiuto da chi provoca la morte di qualcuno conducendo un veicolo in maniera sconsiderata, temeraria, sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti o per sottrarsi alla cattura da parte delle forze di polizia, e pertanto viene sanzionato molto più pesantemente di un omicidio colposo. ◆ Non che abbia dubbi sul cuore del problema: chi si mette al volante ubriaco o drogato è un potenziale assassino. Che non deve più contare su una sostanziale impunità. Ma è sulla introduzione nel nostro ordinamento del reato specifico di omicidio stradale che il ministro della Giustizia Paola Severino, ascoltata ieri in Commissione Trasporti alla Camera - dove si lavora alla riforma del codice della strada - ha espresso «qualche perplessità». (Corriere della sera, 28 marzo 2012, p. 22) • [tit.] Il Senato ha approvato il disegno di legge sull’omicidio stradale con 163 sì, 2 astenuti e 65 voti contrari. (Fatto Quotidiano.it, 10 giugno 2015, Politica).
Composto dal s. m. omicidio e dall'agg. stradale.
Già attestato, con questo specifico significato, nella Repubblica.it del 26 febbraio 2008, Motori (Maurilio Rigo), con riferimento alla disciplina penale in Francia.