omolesbico
(omo-lesbico), agg. Relativo all’omosessualità lesbica. ◆ È curioso che il cacciatore di donne Francesco [Nuti] si riproponga con un film sul lesbismo, e sul lato femminile degli uomini, proprio ora che nella realtà è un uomo dalla solida stabilità affettiva. È sposato con Anna Maria Malipiero che gli ha dato Ginevra, che appare anche in cuffietta nel film. Spiega Nuti: «Sono soddisfatto per il sentimento della vita del mio film, in barba a chi dirà che cerco provocazioni con un film omo-lesbico. La storia riflette la mia attrazione per il musical, il mio gusto canterino». (Giovanna Grassi, Corriere della sera, 12 gennaio 2000, p. 37, Spettacoli) • fu a Torino che arrivò nel 1988 il primo film di Gus van Sant, «Malanoche», e si azzardarono in seguito sezioni geniali come quella dedicata agli ardori omolesbici del cinema muto o di quello arabo, dedicando omaggi alle figure di culto dell’immaginario gay, (Natalia Aspesi, Repubblica, 21 aprile 2005, p. 51, Spettacoli).
Composto dal confisso omo- aggiunto all’agg. lesbico.
Già attestato nella Repubblica del 7 dicembre 1993, p. 37, Cultura (Romano Giachetti), nella variante grafica omo-lesbico.