ondare
v. intr. [dal lat. undare, der. di unda «onda»], letter. non com. – Ondeggiare: Attraverso il muro e la tenebra e la pioggia poteva vederla [la collina], altissima, che immobilmente ondava sulla casa coi suoi mastodontici mammelloni (Fenoglio). ◆ Più frequente, nel linguaggio poet., il part. pres. ondante, usato come agg. (v. la voce prec.).