onesta
onestà (ant. onestade) s. f. [dal lat. honestas -atis, der. di honestus (v. onesto)]. – La disposizione d’animo e il comportamento, spec. abituale, di chi è onesto, nelle varie accezioni dell’agg.: uomo di grande, provata, specchiata, rara, integerrima o., o di poca, scarsa o.; persona di sicura o di dubbia o.; l’o. di un funzionario, di un commerciante, di un collaboratore; mettere in dubbio l’o. di un dipendente; offendere, compromettere l’o. di una persona. Con senso più generico, riferito a soggetto astratto, il fatto di essere onesto: o. di vita, di costumi; operare con o. di propositi; sono certo dell’o. delle sue intenzioni. Nell’uso ant., anche decoro, dignità: atti ornati di tutte onestadi (Dante); gentilezza, nobiltà d’animo: il re, da una reale o. mosso, subitamente rispose che gli piacea (Boccaccio); modestia, cioè compostezza e riservatezza nel contegno (sign., quest’ultimo, più frequente nell’agg. onesto).