opacimetro
opacìmetro s. m. [comp. di opaci(tà) e -metro]. – 1. Apparecchio usato, spec. nel passato, in batteriologia per determinare il numero dei batterî presenti in una sospensione, sulla base della opacità che la loro presenza induce nel mezzo liquido: è costituito da un sistema ottico che consente di confrontare l’opacità della sospensione da titolare con quella di sospensioni campione. È detto anche diafanoscopio. 2. Strumento che misura l’opacità di un liquido o di un gas tramite la determinazione del flusso di energia da questi trasmesso in corrispondenza di un segnale luminoso incidente; è usato, per es., per controllare le emissioni provenienti da motori Diesel, impianti di riscaldamento, ecc., e quindi il grado di inquinamento atmosferico da esse prodotto (v. fig. a p. 696).