opinione dissenziente
loc. s.le f. Nel linguaggio giuridico, dissenso espresso da uno o più giudici della Corte Costituzionale nei confronti della deliberazione formulata dalla maggioranza dei suoi membri. ◆ «Si continua ad affermare che i giudici della Consulta voteranno sull’ammissibilità del referendum secondo appartenenze politiche. Non possiamo permettere che si viva nel sospetto che la Consulta abbia scelto sulla base di pressioni. Per questo chiediamo che la decisone venga presa alla luce del sole, anticipando la riforma sulla cosiddetta “opinione dissenziente” che noi invochiamo da tempo. Si dimostrerebbe ai cittadini che tutto viene fatto nella chiarezza: si conoscerebbero motivazioni, voti e nomi dei giudici» [Mario Segni intervistato da Silvio Buzzanca]. (Repubblica, 9 gennaio 1999, p. 6, Politica) • «Nel maggio di quest’anno la Corte ha deciso di non introdurre il deposito della cosiddetta “opinione dissenziente” rispetto alla decisione della maggioranza. Visto che lei parla di trasparenza, le dico che solo io e il giudice [Valerio] Onida ci eravamo espressi a favore. La discussione è stata serena, con un livello di approfondimento eccezionale. La Corte ha ritenuto così di salvaguardare meglio la propria autonomia. Ma le assicuro che gli schieramenti nel nostro dibattito interno sono sempre mutevoli e trasversali. Molto spesso si comincia a discutere con un’opinione e poi la si cambia. Non ci sono mai maggioranze precostituite e le decisioni, in genere, sono prese con uno scarto di voti amplissimo» [Cesare Ruperto intervistato da Luigi La Spina]. (Stampa, 1° dicembre 2002, p. 6, Interno) • Il nuovo presidente [Gustavo Zagrebelsky], che si dice personalmente contrario all’introduzione della «dissenting opinion» (la formalizzazione dell’opinione dissenziente del giudice che non ha condiviso l’orientamento della maggioranza), alla fine una conclusione la tira: «Il nostro compito è quello di lasciare a chi seguirà una Corte rispettata e più forte nel suo ruolo di garanzia della Costituzione. Che non è né a favore degli uni né a favore degli altri». (Dino Martirano, Corriere della sera, 29 gennaio 2004, p. 11, Politica).
Composto dal s. f. opinione e dal p. pres. e agg. dissenziente, ricalcando l’espressione ingl. dissenting opinion.
Già attestato nella Repubblica del 22 dicembre 1987, p. 3, Politica.
V. anche dissenting opinion.