opportunita
opportunità s. f. [dal lat. opportunĭtas -atis]. – 1. L’essere opportuno; qualità, condizione di ciò che è o si ritiene opportuno: sostenere l’o. di un provvedimento; non vedo l’o. di un simile atteggiamento; discutere sull’o. di un intervento diretto; non avere il minimo senso dell’opportunità. Non com., l’essere comodo, vantaggioso: chi non sa che cosa sia Italia? provincia regina di tutte l’altre, per l’o. del sito (Guicciardini). 2. Circostanza opportuna, occasione adatta, favorevole: agire, regolarsi secondo le o.; avere l’o. di dire, di fare qualche cosa; volevo andarci, ma finora non ne ho avuto l’o., m’è mancata l’o.; come posso aiutarvi se non me ne date l’o.?; aspettare, cogliere, sfruttare l’o.; perdere, lasciarsi sfuggire l’opportunità (di fare qualche cosa). In diritto, pari o. (calco dell’ingl. equal opportunity), uguaglianza di occasioni e di diritti tra uomini e donne nel lavoro, sancita istituzionalmente (legge 10 aprile 1991, n. 125) attraverso l’adozione di misure che hanno lo scopo di rimuovere gli ostacoli che ne impediscono la realizzazione; con uso estens., l’espressione si legge anche riferita ad altri fattori sociali oggetto di discriminazione (razza, religione, classe, ecc.). 3. ant. Bisogno, necessità (anche corporale): per alcuna oportunità natural si levò (Boccaccio).