oppressore
oppressóre agg. e s. m. [dal lat. oppressor -oris, der. di opprimĕre «opprimere», part. pass. oppressus]. – Chi opprime, chi tiene altri in uno stato di oppressione, morale, politica, economica o sociale: gli o. del popolo, dei deboli, degli indifesi; gli o. della libertà; insorgere, lottare contro l’o.; cacciare l’o.; anche come agg.: un governo, un regime o.; un padre oppressore. Con sign. più generico, chi opprime, chi esercita un’oppressione o compie un sopruso: Renzo, che strepitava di notte in casa altrui, che vi s’era introdotto di soppiatto, e teneva il padrone stesso assediato in una stanza, ha tutta l’apparenza d’un o.; eppure, alla fin de’ fatti, era l’oppresso (Manzoni). ◆ Non è usato al femm.; rara la forma oppressora, come agg.: rimase estinta la schiatta dei baroni nella Corsica, nobile e valorosa gente, ... per nulla oppressora, amica del popolo (Guerrazzi).