ora1
óra1 (tronc. ór) avv. [lat. hōrā, abl. del sost. hora (v. ora2)]. – 1. a. In questo momento, nel tempo presente (è, in genere, sinon. di adesso): ora sono occupato, vieni più tardi; ora finalmente mi potró riposare; è stato più di un mese ammalato, ma ora sta bene; sembra che ora siano di nuovo amici; me ne ricordo bene, come se fosse ora; e ora, come facciamo? (spesso in forma assol.: e ora?, che può sottintendere, secondo il caso, varie domande: come facciamo?, che succederà?, che cosa intendi fare?, come credi di cavartela?, ecc.). Con limiti di tempo più ampî, può alludere, come oggi, all’età presente: questi sistemi ora non sono più in uso. In più casi, serve a indicare il tempo immediatamente vicino, sia nel passato: l’ho incontrato ora, è stato qui ora (cioè un momento fa); sia nel futuro: ora vengo, ora te lo dico, ora mi sentirà! (cioè fra un momento, fra brevissimo spazio di tempo); raddoppiato, per più efficacia, con l’uno o con l’altro senso: sono arrivato or ora; deve venir qui or ora; e a chi ci fa fretta: ora!, ora!, abbi pazienza! Nel primo e più proprio sign., riceve forza talora dalla contrapposizione, esplicita o implicita, al passato: ben veggio or sì come al popol tutto Favola fui gran tempo (Petrarca); solo ora ci pensi?; ora, purtroppo, me ne accorgo; oppure al futuro: ora è il momento di agire; ora dobbiamo pensarci, non poi!; o al passato e al futuro insieme: ora più che mai dobbiamo stare in guardia. In espressioni enfatiche: ora sì che stiamo freschi; ora poi sta passando i limiti; che succede, ora? b. Locuzioni varie: per ora, per il momento, attualmente (serve in genere a limitare una situazione al tempo presente): per ora, basta così; per ora non ne ho bisogno; grazie, per ora; per ora, va discretamente; con sign. affine, ora come ora, che ha valore anche più limitativo: ora come ora è impossibile. In altre locuz., indica il momento presente come punto di partenza o d’arrivo rispetto al passato o al futuro: d’ora in poi, d’ora in avanti, d’ora innanzi; fin d’ora o sin d’ora; mai prima d’ora; fin ora (v. finora); sin ora (v. sinora); or è un anno che non abbiamo sue notizie; or sono due mesi che siamo partiti; or sono otto giorni ch’è a letto (con altra costruzione: due mesi or sono, otto giorni or sono, lo stesso che due mesi fa, otto giorni fa, cioè due mesi, otto giorni prima di oggi); Or volge, signor mio, l’undecimo anno Ch’i fui sommesso al dispietato giogo (Petrarca). Rafforzato da mai, per lo più in grafia unita, oramai (v.) o ormai. 2. Con usi più generici: a. In correlazione con un altro ora, indica l’alternarsi di due fatti o modi diversi, con sign. equivalente a «un momento ..., un momento ...», «qualche volta ..., qualche altra ...» e sim.: ora vuole, ora non vuole; ora ne dice bene, ora male; è sempre in giro, ora in un posto ora in un altro; or sì or no, d’un fatto che si manifesta o avviene a intervalli (cfr. Dante: Ch’or sì, or no s’intendon le parole): si vedeva il lumicino apparire or sì or no. b. In principio di frase, ha spesso valore di congiunzione e serve a riprendere il filo del racconto o a passare a un’altra parte di questo: ora, essendosi la cosa risaputa ...; ora bisogna considerare che ..., ecc. Talora con senso lievemente avversativo: ora io dico che questo non ha nessuna importanza; ora, che cosa ha fatto lui per meritare il nostro aiuto? Di particolare efficacia la forma tronca, con cui s’introduce una frase esclamativa, esortativa, interrogativa: or quanto sangue fu allora sparso!; or va tu sù, che se’ valente! (Dante); or come a morte La sua preda fu ritolta? (Manzoni). Con questi varî sign., è spesso unito ad altra parola: ora appunto, ora invece, ora dunque (anche or appunto, or invece, or dunque o ordunque), or via!, or bene (v. orbene), or su (v. orsù). Con accezioni e intonazioni diverse la locuz. temporale ora che, con la quale si introduce una constatazione, una frase di rammarico, di rimpianto, e sim. (cfr. anche adesso che): ora che sei sposato, metterai la testa a posto, spero; ora che poteva finalmente godersi la pensione, se n’è andato all’altro mondo.