orbace
s. m. [dal sardo orbaci, che è dall’arabo al-bazz «tela, stoffa», come l’ital. ant. albagio]. – Tessuto realizzato con metodi artigianali e composto da grossi filati di lana grezza di Sardegna, molto resistente e impermeabile, e caratterizzato da una irregolarità del filato più o meno marcata; usato, spec. nel passato, per mantelli, cappotti, coperte e, ancora oggi, per costumi locali sardi, venne prescritto per la confezione della giacca invernale della divisa del Partito Nazionale Fascista, sicché il termine passò a indicare, per estens., la divisa stessa: indossare l’o.; i gerarchi in o. nero.