orbicolare
(ant. orbiculare) agg. [dal lat. tardo orbicularis, der. di orbicŭlus «cerchietto»]. – 1. Circolare: forma, figura o.; movimento o.; è termine di uso raro, limitato al linguaggio scient. 2. Nell’anatomia dei vertebrati: a. Muscolo o. (o assol. orbicolare s. m.) della bocca, muscolo pellicciaio disposto ellitticamente attorno all’orifizio boccale, che determina i principali movimenti delle labbra (contrazione, proiezione in avanti, ecc.); muscolo o. dell’occhio, quello che determina l’apertura e la chiusura delle palpebre (donde il nome di sfintere delle palpebre). b. Zona o., zona della capsula articolare dell’anca caratterizzata da un addensamento di fibre disposte circolarmente, che abbracciano in maniera più o meno completa il collo del femore. 3. In petrografia, detto (al pari di sferoidale) della tessitura di una roccia caratterizzata dalla presenza di grossi noduli (sferoidi) costituiti dall’alternanza, in strati concentrici e con struttura marcatamente fibroso-raggiata, di due o più minerali, o da mescolanze di essi con prevalenza dell’una o dell’altra specie. Per estens., anche delle rocce che presentano tale tipo di tessitura: granito o.; diorite orbicolare. 4. In architettura, si dice di una finestra di forma circolare, con modanature di pietra a forte strombatura, in uso in epoca tardo-romana, dalla quale deriva il rosone tipico dello stile romanico e gotico.