orianismo
s. m. Il punto di vista ritenuto proprio della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci (1929-2006). ◆ Orianismo è pensare-per-nemici, cogitare-per-inimicos, pensare attraverso i nemici, usare i nemici come mezzo di conoscenza, come un particolare tipo di lampada, di torcia elettrica che illumina alla sua maniera sbieca la realtà verso la quale la indirizziamo. Significa sviluppare una visione del problema utilizzando un Nemico, il Nemico come bussola. (Giancarlo Bosetti, Repubblica, 16 novembre 2005, p. 45, Cultura) • [Giancarlo] Bosetti, dalle roventi pagine del suo saggio, spiega che è arrivato il momento di fare chiarezza. […] Da queste pagine sprigiona come un malefico virus, quello che Bosetti definisce l’«orianismo». È la nuova malattia nazional-popolare? «È molto di più di un passeggero contagio – risponde Bosetti –, è un morbo che si sta estendendo». (Mirella Serri, Stampa, 21 novembre 2005, p. 30, Società e Cultura) • Giancarlo Bosetti, direttore di «Reset», [...] in «Cattiva maestra» traccia una fenomenologia dell’orianismo (suo il neologismo), categoria mentale incentrata sulla demonizzazione e il pensare-per-nemici. (Paolo Battifora, Secolo XIX, 8 febbraio 2006, p. 14, Cultura & Spettacoli).
Derivato dal nome proprio Orian(a Fallaci) con l’aggiunta del suffisso -ismo.
V. anche fallacismo.