ormeggiare2
ormeggiare2 v. tr. [dal gr. ὁρμίζω, der. di ὅρμος «rada, luogo per ancorare»] (io orméggio, ecc.). – Assicurare una nave, o un’imbarcazione in genere, a un punto di solida presa, disponendo i mezzi di ritenuta (ancore e catene; cavi fra nave e terra, fra nave e boa, ecc.) necessarî per mantenerla nella posizione prestabilita, contro l’azione del mare e del vento: o. la nave sull’ancora; o. il bastimento alla banchina, al molo; o. la barca alla boa; o. di punta, di fianco, di poppa, a ruota, con riferimento al modo in cui si effettua l’ormeggio. Analogam., in aeronautica, vincolare un aeromobile al suolo (o un dirigibile al pilone d’ormeggio) per evitare il trascinamento o altri movimenti a causa del vento. Come rifl. o intr. pron., ormeggiarsi, mettersi all’ormeggio, assicurarsi con gli ormeggi, riferito all’imbarcazione stessa (o all’aeromobile) e a chi compie la manovra: la nave (o il comandante) si ormeggiò di fianco alla banchina. ◆ Part. pass. ormeggiato, anche come agg.: la nave era ormeggiata al largo.