oroscopo-dipendente
s. m. e f. Chi non può fare a meno di consultare l’oroscopo. ◆ E per sapere cosa accadrà domani? Ma ci si rivolge – sempre gratuitamente s’intende – alle stelle del cyberspazio dove, tra un responso delle rune, una divinazione degli alberi, una profezia cinese e una sbirciata all’entomozodiaco, qualsiasi oroscopo-dipendente trova il suo eden e forse anche il proprio angelo custode. (Francesca Tarissi, Repubblica, 22 aprile 2000, p. 38, Cronaca) • Il dato emerge da uno studio condotto nel 2001 dall’antropologa Cecilia Gatto Trocchi, dal quale non solo risulta che un italiano su quattro la mattina, col cappuccino, si beve le previsioni dei vari Branko, Paolo Fox, Peter Van Wood, ma che il 60% di questi «oroscopo-dipendenti» afferma di affidarsi agli astri perché «non crede o ha smesso di credere in Dio». Il primo a prevedere l’esplosione del fenomeno fu, secondo l’autrice della ricerca, lo scrittore Italo Calvino. (Claudio Lazzaro, Corriere della sera, 2 gennaio 2002, p. 25, Cronache) • In questi giorni i pronostici dell’astrologo affollano edicole e talk show televisivi, trasformando il cambio d’anno in un periodo ad altissimo rischio per gli «oroscopo-dipendenti». […] I «maniaci dell’oroscopo» (10%) la mattina non mettono piede fuori casa se non hanno letto la previsione che li riguarda, si comportano esattamente come consigliano le stelle, e la loro dipendenza raggiunge il picco record proprio in questo periodo, quando sono bombardati da suggerimenti sul nuovo anno. (Giacomo Galeazzi, Stampa, 30 dicembre 2007, p. 11, Interno).
Composto dal s. m. oroscopo e dal p. pres. e agg. dipendente.
Già attestato nella Repubblica del 25 maggio 1990, p. 23, Cronaca (Alessandra Longo).