orrendo
orrèndo agg. [dal lat. horrendus, der. di horrere «provare orrore»]. – Che desta nell’animo un senso di orrore: un o. misfatto; uno spettacolo o. (anche o. a vedersi); un mostro o., d’aspetto o., d’o. bruttezza; o. bestemmie; si gettò dalla rupe con un urlo o.; mettean le frecce orrendo Su gli omeri all’irato un tintinnìo Al mutare de’ gran passi (V. Monti; di Febo che avanza sdegnato, producendo un orrendo tintinnìo di frecce nella faretra); I fratelli hanno ucciso i fratelli: Questa o. novella vi do (Manzoni). In espressioni di tono iperb., molto brutto: una donna o.; un tempo o.; un vestito, un film orrendo. Nell’uso poet., anche con sign. attenuato, di cosa o persona che ispira un sentimento misto di timore e venerazione: la spelonca immane De l’orrenda Sibilla (Caro). ◆ Avv. orrendaménte, in modo da suscitare orrore: corpi orrendamente mutilati.