ospedaliero
ospedalièro agg. e s. m. (f. -a) [der. di ospedale]. – 1. a. Di ospedale, degli ospedali: assistenza, attrezzatura o.; cure o.; complesso o., di edifici adibiti a ospedale; architettura ospedaliera. b. Di persona, che svolge la propria attività professionale in un ospedale, come medico, oppure come infermiere, inserviente e sim.: personale o.; medico, infermiere, inserviente o.; in questo caso è usato spesso (anche nella forma ospedaliere) come sost.: un o., una o.; per lo più al plur., come termine sindacale: sciopero degli o.; la categoria degli o.; è stato concesso l’aumento agli ospedalieri. 2. Detto di ordini o congregazioni religiose i cui appartenenti hanno come scopo principale la cura e l’assistenza dei malati (in questo uso è frequente anche la forma ospitaliero o ospitaliere): istituti o., congregazioni o.; Ordine ospedaliero di san Giovanni di Dio (detto comunem. in Italia Fatebenefratelli), fondato, come congregazione di laici, da san Giovanni di Dio verso il 1540, elevato poi a ordine da Sisto V nel 1586, diffusosi in seguito in tutto il mondo; anche, dei religiosi stessi appartenenti a questi ordini: frati o.; suore o.; fratelli ospedalieri dell’Immacolata Concezione, congregazione religiosa di laici fondata verso la metà dell’Ottocento da padre Luigi M. Monti; come sost.: Ospedalieri di san Giovanni di Gerusalemme, ordine, costituito nel sec. 11° a Gerusalemme allo scopo di prestare assistenza ai pellegrini, che assunse in seguito carattere militare (e dalla 1a metà del sec. 16° la denominazione di Sovrano Militare Ordine di Malta con cui è tuttora indicato), per poi ritornare alla primitiva missione ospedaliera e filantropica.