ossequio /o's:ɛkwjo/ s. m. [dal lat. obsequium, der. di obsĕqui "secondare, obbedire, accondiscendere"]. - 1. a. [sentimento profondamente rispettoso, anche sottomesso, verso persona di alto grado o di alti meriti: ho sempre avuto molto o. per lui] ≈ deferenza, ossequiosità, riguardo, riverenza. ↑ adorazione, venerazione. ↓ rispetto. ↔ impertinenza, insolenza, irriverenza. b. (estens.) [la manifestazione esteriore di tale sentimento: fare, rendere o. a qualcuno] ≈ omaggio, onore. ▲ Locuz. prep.: fig., non com., in ossequio al vero [per il rispetto dovuto alla verità] ≈ a onor (o per amor) del vero. ▼ Perifr. prep. (con uso fig.): in ossequio a [rispettando quanto stabilito da una legge, da una regola e sim.: in o. alle norme stabilite] ≈ in conformità a, (burocr.) in osservanza di, (burocr.) in ottemperanza a, nel rispetto di. ↔ in contrasto con, (burocr.) a (o in) violazione di; in (o per) ossequio a [per tenere fede al rispetto dovuto a qualcuno: lo faccio solo in o. a tua madre] ≈ per rispetto (o riguardo) a (o verso). 2. (estens.) a. [al plur., formula di riverente saluto, oggi poco usata: i miei o. alla signora] ≈ omaggi, rispetti. b. [deferente rispetto verso persone dotate di prestigio, quasi esclusivam. nella chiusa di lettere ufficiali, di domande e sim.: con o.] ≈ osservanza.